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Due toscani a Sochi: Frullani e Costa nel bob

Entrambi con un passato nell’atletica leggera ad alto livello, gareggeranno sull’equipaggio azzurro ai prossimi Giochi Olimpici Invernali

La Toscana sarà presente ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Sochi (Russia, dal 7 al 23 febbraio) con due atleti: si tratta di William Frullani (35 anni, pratese) e di Francesco Costa (29 anni, elbano di Portoferraio). Entrambi faranno parte dell’equipaggio azzurro impegnato nella disciplina del “bob a 4”.

La presentazione dei due bobbisti si è tenuta nei giorni scorsi a Firenze nella sede del CONI, alla presenza del Consigllere Nazionale e Delegato Provinciale Eugenio Giani. Frullani e Costa proveranno a tenere alto l’onore della Toscana, che per tradizione rappresenta una delle regioni leader nel medagliere olimpico italiano, e che nelle edizioni invernali dei Giochi vanta due podii conquistati dall’indimenticato campione dell’Abetone Zeno Colò (1952, Oslo, discesa libera) e da un altro bobbista, il versiliese di Forte dei Marmi Stefano Ticci (bronzo a Lillehammer 1994, insieme al connazionale Gunther Huber).

Il dato curioso che accomuna William Frullani e Francesco Costa (entrambi alla loro prima esperienza in un’Olimpiade) è il loro passato come esponenti dell’atletica leggera italiana prima della ‘conversione’ al bob (4 titoli di campione italiano di decathlon per Frullani con il G.S. Carabinieri, 1 titolo italiano under 23 nei 200 metri per Costa tesserato per il G.S. Fiamme Oro). Un percorso, comunque, non inedito, e che ha coinvolto altre coppie celebri dell’atletica, quella statunitense composta da Lolo Jones e Lauryn Williams, e quella australiana formata da Astrid Radjenovic e Jana Pittman, tutte presenti a Sochi nel “bob a 2” femminile.

“Il fatto che due atleti, uno di Prato, l’altro dell’Isola d’Elba, gareggeranno a Sochi nel bob, disciplina per la quale in Toscana non è presente neppure un impianto di avviamento, rende straordinaria la storia di Frullani e Costa – ha detto Eugenio Giani – Questa è una storia che ci esalta, che ci riempie d’orgoglio, perché è anche la storia di due ragazzi che hanno saputo rinnovarsi nello sport e che adesso porteranno il nome della nostra regione in un’Olimpiade invernale”.

“Atletica e bob sono due discipline molto diverse – hanno commentano William Frullani e Francesco Costa – La prima è individuale, la seconda di squadra, quindi più coinvolgente, e capace di regalare dosi massicce di adrenalina in quei 50-60 secondi di gara, dove si viaggia a una velocità tra i 125 e i 150 km/h. Nel bob la corsa è fondamentale, ma qui si tratta di correre senza usare le braccia, un altro stile, un altro allenamento. Diciamo che non è stato facile l’approccio iniziale, e poi ricordiamoci che si corre sul ghiaccio. E che oltre alla velocità è anche molto importante il gesto tecnico. Ecco perché ad esempio i piloti iniziano a guidare il bob sin da giovani. Cosa ci aspettiamo da Sochi? Di fare bene. Stati Uniti, Germania, Svizzera e Russia si contenderanno il podio, noi vorremmo confermare i progressi raggiunti con l’ottavo posto conquistato in classifica europea. Puntiamo quindi a un piazzamento tra i top-ten”.

L’equipaggio azzurro seguito dal tecnico Antonio Tartaglia sarà composto dall'esperto pilota bellunese Simone Bartazzo, e dai tre frenatori: il veneto Simone Fontana, Francesco Costa in terza posizione e William Friullani in quarta. Le gare sono in programma sabato 22 febbraio (ore 17 italiane, 1° e 2° manche), e domenica 23 febbraio (ore 10.30 italiane, 3° e 4° manche).

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